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TEATRO DELL'OPPRESSO
GRENZEN || confini

ci sono più confini tra le nazioni o limiti dentro di noi?


For English version look down the mail

Ecco la nuova tappa del progetto MESCOLARSI, che dopo aver fatto esperienza in alcuni luoghi significativi d'Italia,Crozia, Serbia e Guatemala, approda nella neutrale (ma non troppo) terra svizzera, dove il concetto di CONFINE è molteplice: forse non ci sono più barriere fisiche, ma quelle economiche e sociali? Quali sono i veri limiti entro e oltre i quali indagare il rapporto con noi stessi e con ciò che crediamo essere a noi straniero?È ancora possibile mettersi nei panni dell'altro? Si possono superare i privilegi o gli svantaggi geografici ed economici, le differenze culturali o religiose, per la vita condivisa della comunità mondiale?

Questo stage di Teatro dell'Oppresso si svolge a Berna dal 10 al 12 giugno 2016, è un laboratorio intensivo creato per affrontare i drammi e i disagi dentro e intorno a noi, dove persone provenienti da diverse parti del mondo (ognuno il proprio viaggio e la propria storia di migrazione) si incontreranno o scontreranno mettendo in scena la realtà: un confronto aperto tra individuo e società, alla ricerca di un cambiamento necessario e possibile.


+ dedicato a: operatori sociali, attivisti politici, terapeuti a vari livelli (corporeo, mentale, emozionale, spirituale), tutti i tipi di migranti, teatranti e in generale a tutti i curiosi e agli appassionati di conoscere culture diverse mettendosi in gioco..

+ quando e dove: 10-11-12 giugno 2016; Tojo Theater, Reitschule BERN (CH).

+ costo: per assicurare l'alta qualità e sostenibilità del progetto, compreso il riconoscimento dell'impegno organizzativo e la solidarietà nei confronti dei rifugiati-asilanti che parteciperanno gratuitamente, chiediamo un contributo libero compreso tra 50 e 250 CHF/EUR, in considerazione delle proprie disponibilità economiche e del valore attribuito al progetto.
+ vitto e alloggio: è possibile pernottare su prenotazione negli spazi del teatro con sacco a pelo proprio; i pasti non sono compresi.
+ info e iscrizioni: richiedere il modulo di iscrizione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e inviare entro il 29.5.2016.

+ conduttore: Francesco Ridolfi è psicologo psicoterapeuta italiano, regista e conduttore di laboratori di teatro sociale e di Teatro dell'Oppresso. Lavora nel carcere di Firenze, nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo, in scuole e centri sociali toscani oltre che nel proprio studio ad Arezzo. Si occupa di cooperazione internazionale insieme a varie associazioni e Organizzazioni Non Governative.
www.psicoterapiaeteatro.it


+ facebook: BERN TDU Mescolarsi

+ guarda: il video-trailer del Guatemala 2015 realizzato da Stefano Dei per AMKA.org (lingua originale, sottotitoli in inglese):
https://www.youtube.com/watch?v=Enyh_9XAOXM



"un impegno per la pace nel mondo e nell'uomo,
un impegno che spazia dai problemi universali come la guerra, l'inquinamento, il rischio nucleare,
fino ai minimi contrattempi della vita quotidiana."

Thich Nhat Hanh

 

 

-- english version --
 

 

THEATRE OF THE OPPRESSED
GRENZEN || borders

are there more borders between countries or boundaries inside us?



  Following Italia, Crozia, Serbia and Guatemala, MESCOLARSI project is on its way to Switzerland. In this controversial 'neutral' setting the theatre workshop will explore the social context of migration beyond the tangibility of physical BORDERS and by seeking our personal boundaries and inner limits and find out the extent to which we are ready to cross them, and reach out to who and what we percieve as foreign. Are we able to see through our social and geographical privileges and forms of inequalities and find contact in humanhood?

This Theatre of the Oppressed workshop will take place in Bern from 10.6.2016 to 12.6.2016. It will be an intensive course which give space for people /partecipants to embody their personal journeys and confront the social dimension of the group. Conflicts and issues can come to surface and give life to change. It's a space for dialogue between individuals and society who are looking for a necessary and maybe possible change.

+ open to: social workers, politics activists, therapists (body, mind, emotional, spiritual), every kind of migrants, actors and whoever is interested in self and cultural discoveries..

+ when and where: 10th-11th-12th of june 2016; Tojo Theater, Reitschule BERN (CH)

+ price:to ensure the high quality and the sustainability of this project as well as the fair payment of the organisers and ensure the cost-free partecipation of all migrants, we ask participants to contribute between 50 and 250 CHF/EUR according to their possibilities.
+ food and where to stay: people who want to sleep in the theatre room (taking their own sleeping bag) must reserve a place; food is not included.
+ info and registration: ask for the registration to Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. and send it back by 29.5.2016.

+ workshop leader: Francesco Ridolfi italian psychologist and psychotherapist, director of social theatre and Theatre of the Oppressed. Currently works in Florence jail, in the prison psychiatric facility of Montelupo, in social centres and schools in Tuscany and in his private practice in Arezzo. He partecipate in international cooperation projects together with associations and NGOs.
www.psicoterapiaeteatro.it

+ facebook: BERN TDU Mescolarsi

+ watch: trailer of Guatemala 2015 Mescolarsi+AMKA.org workshop, by Stefano Dei (original language, english subtitles):
https://www.youtube.com/watch?v=Enyh_9XAOXM


“Out beyond ideas of wrongdoing and rightdoing, there is a field. I'll meet you there.”
Mevlana Jalaluddin Rumi

 

 

 

TEATRO DELL’OPPRESSO

( della liberazione dalle oppressioni )

 

"LA MIA FUGA"

 

Cos'è la fuga?

Perché l’essere umano fugge?

Quante fughe esistono?

Da quali oppressioni fuggiamo?

Quotidianeità? Controllo? Tecnologia? Lavoro? Etichette sociali? Regole? Pregiudizi? Famiglia? Amore? Illusioni? Il mio corpo? Cambiamenti? Conflitti? Povertà? Guerra? Morte?

Quand'è che sentiamo di non poter più restare?

 

Qual è la mia fuga?

 

Un metodo a nostra disposizione, tre giorni di lavoro, un gruppo, per un'esperienza intima e pubblica insieme, certamente irripetibile, che si pone l'obiettivo di essere un inizio. Di cosa, lo deciderete voi.

 

 

Quando: 6-7-8 Maggio 2016

Dove: Azienda agricola "I PIANI", Londa (FI)

 

Organizzatori:

EU.PHORIA in collaborazione con

ASS. TESSERE CULTURE ( www.tessereculture.org )

ASS. LE C.A.S.E ( www.asslecase.altervista.org )

 

Costi: Il prezzo dello stage è di euro120 a partecipante, comprensivo di vitto e alloggio.

 

Conduttore: FRANCESCO RIDOLFI

Psicologo Psicoterapeuta, regista e conduttore di laboratori di teatro sociale e TdO.
Lavora in carcere, in OPG, nelle scuole, nei centri diurni e in uno studio privato.
Si occupa di cooperazione internazionale e allo sviluppo, collaborando con varie associazioni e ONG. Maggiori informazioni su www.psicoterapiaeteatro.it

 

Per il PDF con tutte le info complete clicca qui.

 

Contatti:

e.mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

cell.: 3405484093

evento facebook: https://www.facebook.com/events/248322662180229/

 

 

" Partire di notte, nessuna risata, solo freddo che penetraossa ancora stanche.

Partire vuol dire osare, partire da soli e soffrire solo.Partire senza curarsi di chi e cosa resta, solo. "

Sauro Guarnieri ( Partire; Guatemala 2015 )

 

 

 TdO 2016 web

 

 

 

 

TEATRO DELL’OPPRESSO

(della liberazione dalle oppressioni)

IN VIAGGIO,
ESPLORANDO LUOGHI/PENSIERI/EMOZIONI/RELAZIONI
DA COMPRENDERE E RIABITARE

Cosa è il viaggio?
Perché l’essere umano si muove, da sempre?
Quali sono i vari modi di viaggiare?
Migrazioni?
Fughe?
Vacanze?
Volontariato?
Cooperazione?
Lavoro?
Ricerca?
Esili?

Perché mi muovo e perché sento la necessità di spostarmi?
Cosa lasciano gli esseri umani in movimento?
Cosa cercano?

Anche: il mio bisogno di radici.
Anche: il mio viaggio non prevede spostamenti fisici.
Anche: muovo la testa per dire di si
Anche: la abbasso per arrendermi
Ballo per non morire.

E ancora: viaggio per cercare le mie radici.
Oppure una domenica intera chiuso nella mia stanza
a piangere. E non so perchè.

in fondo:
perchè muovo me?
cosa cerco?
e qual è l'impronta che lascio sulla terra?

Domande che ci faremo, domande a cui cercheremo una risposta usando il nostro corpo, le relazioni, le nostre convinzioni, le emozioni che il contatto con l’altro (diverso da me) provoca.
Useremo il TdO come mezzo per capire noi stessi, la nostra società e alcuni cambiamenti che ci stanno avvenendo vicino, usando l’azione che il metodo ci propone. Indagheremo le oppressioni che questo argomento comporta, da un punto di vista individuale, sociale, globale.
Senza rimanere fermi a guardare, senza trovare risposte né domande che già qualcuno ha posto o dato.
Cercheremo il nostro punto di vista.

Un metodo a nostra disposizione, tre giorni di lavoro, un gruppo, per un'esperienza intima e pubblica insieme, certamente irripetibile, che si pone l'obiettivo di essere un inizio. Di cosa, lo decidete voi.

QUANDO: 6-7-8 febbraio 2015

ORARI: venerdì 15-19 // sabato 10-19 // domenica 10-17

DOVE: Casa del popolo di BUSCIANA (Empoli)

CONTATTI\INFO\ISCRIZIONI:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. -- 3348121696 Andrea

SCADENZA ISCRIZIONI: 18 gennaio 2015

Lo stage è pensato come residenziale, verrà offerta la possibilità di dormire, con sacchi a pelo e tappetini, nello spazio dove durante il giorno lavoreremo. Con un giusto contributo verranno organizzati i pranzi e le cene.

CONDUTTORE: FRANCESCO RIDOLFI

Psicologo Psicoterapeuta, regista e conduttore di laboratori di teatro sociale e TdO.
Lavora in carcere, in OPG, nelle scuole, nei centri diurni e in uno studio privato.
Si occupa di cooperazione internazionale e allo sviluppo, collaborando con varie associazioni e ONG. Maggiori informazioni www.psicoterapiaeteatro.it

Il Teatro dell'oppresso è un metodo teatrale che comprende differenti tecniche create dal regista brasiliano Augusto Boal. Le accomuna l'obiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione.
Ispirato alle idee di Paulo Freire ed al suo conosciuto trattato, La Pedagogia degli Oppressi, il Teatro dell'Oppresso nasce in Brasile a partire dagli anni '60 , in un clima di lotte operaie e contadine. In origine questo metodo era un mezzo per rendere coscienti le persone rispetto ai conflitti sociali. Nel suo passaggio in Europa il teatro dell'oppresso è stato utilizzato per lavorare sui conflitti personali.
Il teatro e la recitazione hanno qui il fine di rappresentare le oppressioni quotidiane con l'intento di trovare strategie per la trasformazione dei conflitti.
Uno dei motivi della popolarità del TdO è l'idea di attivare lo spettatore ponendolo al centro del lavoro teatrale, al fine di includere differenti rappresentazioni della realtà ed esplorarne possibili trasformazioni in forma creativa e socializzata.

“sempre tentato. sempre fallito.
non importa.
tentare di nuovo. fallire di nuovo.
fallire meglio.”

(Samuel Beckett)

 

 

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LABORATORIO BIFASICO “QUESTO NON E' TEATRO!” IN DUE GIORNATE
 
Due giornate, dal mattino a notte fonda.
La prima condotta da Francesco Ridolfi, coadiuvato da Riccardo Goretti.
La seconda condotta da Riccardo Goretti, coadiuvato da Francesco Ridolfi.
La prima per studiarsi, la seconda per studiare.
La prima per abbandonarsi, la seconda per ritrovare.
La prima per decostruire, la seconda per inventare.
La prima per lasciare fuori un mondo, la seconda per immaginarne uno diverso.
La prima per lavorare su sé stessi, sulle proprie dinamiche e su quelle che ci portano in relazione ad un gruppo.
La seconda per improvvisare arte con occhi diversi, per divertirsi in scena, per trovare il proprio capolavoro.
La prima per conoscere, la seconda per riconoscere.
 
Due conduttori completamente diversi, due metodi quasi opposti e forse complementari, per un'esperienza intima e pubblica insieme, certamente irripetibile, che si pone l'obiettivo di essere un inizio. Di cosa, lo decidete voi.
 
FRANCESCO RIDOLFI: Psicologo - Psicoterapeuta, esperto e formatore di teatro sociale, conduce laboratori teatrali e gruppi psicoterapici con bambini, adolescenti, adulti e in contesti di forte disagio (O.P.G. e carcere). Collabora con varie scuole nel ruolo di psicologo. Collabora con la Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE di Firenze. Conduce gruppi di formazione con il metodo del Teatro dell'Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia e consulenza psicologica.
 
RICCARDO GORETTI:Attore, autore, drammaturgo, scrittore. Lavora come solista con il progetto di teatro intervista “Una vita straordinaria”, e come attore o drammaturgo in svariate produzioni di respiro nazionale (Kilowatt Festival, Armunia, Teatro Metastasio). Ha condotto negli anni svariati laboratori e master in recitazione e scrittura. Tiene regolarmente lezioni di teatro per attori ma anche per semplici curiosi, insegnando un suo particolare metodo di “non-ricerca” del personaggio. Ha al suo attivo 3 libri pubblicati e decine di spettacoli realizzati.
 
 
 
Info logistiche
 
Quando: sabato 15 e domenica 16 febbraio 2014
 
Orari: Sabato             10-13 ---- 15-19 ---- 21- till late
            Domenica       10-13 ---- 15-19
 
Dove: BIBBIENA (AR)
 
Contatti per info e iscrizioni:
 
La prima parte, Francesco: 3394672820 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La seconda parte, Riccardo: 3490943339 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
DeadLine: Mercoledì 12 febbraio
 
Numero minimo iscritti: 8
Numero massimo iscritti: 30
 
 
Per la prima parte: www.psicoterapiaeteatro.it
 
Per la seconda parte: www.riccardogoretti.wordpress.com
 
Grazie per inoltrare ai vostri contatti che ritenete interessati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mescolarsi: il teatro scopre l’ecovillaggio
 
UN LABORATORIO DI ESPERIENZA PER IL CAMBIAMENTO
 condotto da francesco ridolfi e sauro guarnieri
 
ecovillaggio Habitat (Firenze) 6-7-8 dicembre 2013
 

‘fino a quando le persone che compongono una comunità non riconosceranno e faranno piena esperienza della sfiducia che le separa, l’inimicizia brucerà di nascosto senza fine‘

arnold mindell

 

IO NELL’ALTRO
IL TEATRO COME MEZZO PER IL CAMBIAMENTO

Questo laboratorio è dedicato a chi è interessato a conoscere.
Conoscere se stess*, attraverso il movimento del corpo e delle emozioni, conoscere altre persone lavorando sulla relazione, sul gruppo, sul contatto e sul conflitto.
Lo sguardo dell’altro sul mio essere.
Fare esperienza di sé attraverso gli occhi dell’altro, senza studiare, prepararsi, mentalizzare.. sperimentare sulla propria persona la propensione al cambiamento, attraverso tecniche teatrali e la condivisione in comunità.
Quello del teatro sociale negli ecovillaggi è un incontro, uno degli infiniti possibili. Tra me e l’altro, tra il mondo della mia visione e la tua visione del mondo. Abbiamo pensato che il contatto con la terra potesse essere un luogo simbolico e materico insieme. Se è vero che un altro modo di vivere è possibile, vogliamo andarlo a vedere, scambiarci con chi ci sta, anche solo per un fine settimana.. ecco, mescolarsi.

IL LABORATORIO

INDAGINE E SCOPERTA

Il tipo di lavoro che proponiamo si muove ai confini tra teatro, comunicazione, terapia, empatia, energia dei generi, intervento sociale e politica. Gli strumenti che useremo sono una serie di esercizi e giochi che mirano a sciogliere le meccanizzazioni del nostro corpo/mente/emozione che sono cristallizzate nella cosiddetta maschera sociale.
Il laboratorio teatrale è soprattutto un incontro tra persone ma anche un incontro di linguaggi diversi: è qui possibile sperimentare quella manifestazione linguistica che apre all’integrazione di diverse istanze: corporee, cognitive, emotive, intuitive, creative; sul piano temporale (passato, presente, futuro), sul piano relazionale (io-tu, io-mondo), sul piano corporeo (ascolto e interazione).
Il laboratorio è un luogo separato dalla quotidianità in cui si esplorano modalità altre di relazione caratterizzate da un aspetto rituale e dall’assoluto rispetto dell’immaginario, dell’emotività, dell’espressione dell’altro. E' uno spazio protetto, di accoglienza e di condivisione dei vissuti, uno spazio di ricerca esperienziale delle proprie risorse, limiti e potenzialità. Attraverso il filtro della finzione scenica ed il linguaggio teatrale si crea uno spazio di comprensione all’interno del quale le diversità trovano espressione e quindi possibilità di ascolto.
Le attività del laboratorio si fondano sulla sperimentazione e sull’esperienza come motore di cambiamento, sull’allenamento alla disarticolazione dei blocchi e degli automatismi che danno luogo alle abitudini psicologiche e corporee in un processo di recupero della spontaneità e della dimensione creativa. Il lavoro teatrale può assumere le caratteristiche di una pratica volta al cambiamento di sé e quindi alla cura.
Ci occuperemo di ciò che è l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia: l’essere umano considerato nella sua dimensione corporea, emotiva, storica e relazionale.

dove:
ecovillaggio HABITAT
43.488525,10.882456
(http://ecovillaggiohabitat.wix.com/it)

orario di svolgimento:
registrazione venerdì 6 dicembre 2013 ore 14 (inizio attività ore 15)
conclusione domenica 21 aprile 2013 ore 17
venerdì sera è prevista la presentazione del progetto Habitat a cura di Roberto e Lara.

attrezzature:
abbigliamento comodo per il lavoro al chiuso, sportivo per le attività all’aperto, munirsi di sacco a pelo e una coperta.. altre indicazioni saranno inviate alla mailing list che verrà creata al termine delle iscrizioni.

costo:
euro 90: comprendono lo stage, il vitto (colazione, pranzo, cena, breaks) e il posto letto in camerata unica per due notti (usufruendo della disponibilità di brandine pieghevoli ma sacco a pelo personale)

deadline:
domenica 1 dicembre 2013 ore 23.59

info
 

oppure scrivi a:  mescolarsi@fareidee.it
 

oppure chiama:  francesco 339.4672820 o sauro 339.3272911

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL TEATRO NON È INDISPENSABILE. SERVE AD ATTRAVERSARE LA FRONTIERE FRA TE E ME. IL TEATRO NON È INDISPENSABILE. SERVE AD ATTRAVERSARE LA FRONTIERE FRA TE E ME.
(JERZY GROTOWSKI)

 

 

LABORATORIO SETTIMANALE DI TEATRO DELLE INFINITE VERITA'


PRIMO INCONTRO: VENERDÌ 4 OTTOBRE ORE 11.00 – 13.00

 

PRESSO
“IL VIVAIO DEL MALCANTONE” IN VIA DEL MALCANTONE, 15 FIRENZE (WWW.ILVIVAIODELMALCANTONE.COM)


Il laboratorio di TdiV nasce nel 2008 con i PSI (Impiccio Psico-Sociale), inizialmente come gruppo di Teatro dell'Oppresso (TdO) poi come Primo Laboratorio di Teatro delle Infinite Verità (TdIV).
Dal 2010 organizziamo periodicamente laboratori intensivi, workshop e laboratori settimanali in vari contesti italiani ed europei.


QUESTA NUOVA ESPERIENZA È PENSATA PER SOLI STUDENTI UNIVERSITARI.


Il TEATRO DELLE INFINITE VERITA’ è un metodo che cerca di integrare psicoterapia e teatro.

Uno spazio di sperimentazione dove i partecipanti vivono un momento di gioco, di ricerca interiore (profonda o superficiale) dove si sperimentano tecniche teatrali e di autoconoscenza.
Uno spazio di espressione libera e sicura, un ambiente per sognare, per ridere, per piangere, per ri-nascere, per essere e divenire.
Un gruppo dove si sperimenta il “coraggio di tentare”, dove si utilizza tutto il potenziale umano di arte, creatività, memoria, possibilità di comprensione del mondo e dell’altro di cui ogni singolo individuo è portatore.


Il laboratorio diTdIV è aperto a tutti:

DA CHI VUOL DEDICARE LA PROPRIA VITA AL TEATRO, A CHI A TEATRO NON CI HA MAI MESSO PIEDE.
PER COLORO CHE VOGLIONO CONOSCERSI MEGLIO O CHE VOGLIONO CONOSCERE ALTRE PERSONE.
PER COLORO CHE VOGLIONO SPERIMENTARE UNO SPAZIO E UN TEMPO STRA-ORDINARIO, DIVERSO.
Per chi vuole condividere una sofferenza, una gioia, un’ansia od una paura; ma sempre e comunque un’urgenza.
La possibilità di accogliere persone molto diverse tra di loro è uno dei fondamenti del laboratorio stesso e non c'è conflitto tra teatro e non teatro.


Nel laboratorio ci si occupa di ciò che è l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia: LA PERSONA.

 


“TI STRAPPERÒ GLI OCCHI E LI METTERÒ AL POSTO DEI MIEI
E TU MI STRAPPERAI I MIEI OCCHI E LI METTERAI AL POSTO DEI TUOI.
E VEDRÒ IL MONDO CON I TUOI OCCHI E TU LO VEDRAI CON I MIEI IN UN VERO SCAMBIO E CI INCONTREREMO.”
(J.L. Moreno)

 

ALCUNE NOTE SUI CONDUTTORI DEL GRUPPO


RIDOLFI FRANCESCO
Psicologo-psicoterapeuta, regista e conduttore di gruppi teatrali e psicoterapeutici, lavora su una possibile integrazione tra il teatro e la psicoterapia. Dal 2010 è regista ed ideatore del progetto teatrale OPG MURI, presso l'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, dove ha prodotto due performance teatrali (2011 e 2012). Collabora con la compagnia di teatro sociale “Isole Comprese” all'interno di laboratori tenuti in istituti di riabilitazione psichiatrica, comunità terapeutiche per abuso di sostanze stupefacenti e con persone diversamente abili. Collabora con diverse cooperative e associazioni, nel ruolo di psicologo e\o di regista teatrale. Formato con i maggiori esponenti viventi di Teatro dell'Oppresso, tiene dal 2005 molti laboratori di TdO con adolescenti, adulti, gruppi di lavoro. Concentrato sulla valorizzazione terapeutica e sociale dell'arte, senza per questo rinunciare alla ricerca estetica. L'arte necessaria al cambiamento. Convinto dell'uso sociale e politico dell'arte, come mezzo di relazione e confronto. Oltre che di bellezza.


MANUELE ULIVIERI
Psicologo del Lavoro e conduttore di gruppo in ambito formativo e consulenziale. Cultore della Materia presso la cattedra di Psicologia del Lavoro presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Firenze (Prof. Marocci). E' membro stabile dello staff promotore del Laboratorio di Sensibilizzazione alle Dinamiche di Gruppo attraverso la tecnica del "qui ed ora" all'interno della suddetta Cattedra. Collabora dal 2010 con LaBOr - Laboratorio di Psicologia per il Lavoro ed il Benessere Organizzativo. Ha fatto parte dal 2008 al 2011 del gruppo fondatore dei PSI (Impiccio PsicoSociale) che ha dato vita al primo laboratorio di Teatro delle Infinità Verità. In questo periodo ha svolto un training attoriale sia all'interno del gruppo sia attraverso workshop e laboratori residenziali (tra gli altri con Gianluigi Tosto e Cora Herrendorf - Teatro Nucleo di Ferrara). Crede fortemente nella valenza sociale e politica dello strumento del "piccolo gruppo" come cinghia di trasmissione dall'individuo al sociale e con il quale poter agire e creare uno spazio relazionale benestante per se e per gli altri.

 

 

 

WORKSHOP DI TEATRO DELL'OPPRESSO

1-2-3-4 AGOSTO 2013

BEOGRAD SERBIA

 

 DUBBI

 

Indagine culturale internazionale

 

IL TEATRO DELL’OPPRESSO IN VIAGGIO, ESPLORANDO LUOGHI UMANI DA COMPRENDERE E RIABITARE

 

Sono alla ricerca di un viaggio per il quale partire senza bagaglio, senza preparazione e senza conoscere la lingua del posto, per far sì che sia il viaggio a farsi da sé”

(Paolo Rumiz)

 

 

Dopo l’esperienza croata del 2012 continua il viaggio nell'est europeo..

 

Ho qualcosa da dare?

Ho voglia di meravigliarmi?

Voglio iniziare\continuare\finire di dubitare?

Il conflitto è la soluzione?

Un processo di incontro e confronto fino allo scontro, una sfida a mostrare la propria diversità e il coraggio di vedere quella altrui.

Accettare l’odore dell’altro, mescolare identità: provare a vivere insieme invece di sopravvivere in solitudine.

Uno strumento di ricerca che ricostruisce storie, partendo non dai libri ma dalle persone.

 

 

 

sempre tentato. sempre fallito.

non importa.

tentare di nuovo. fallire di nuovo.

fallire meglio.”

(Samuel Beckett)

 

Conduttori: (per visionare i cv brevi clicca qui)

 

- Francesco Ridolfi (cv esteso, clicca qui)

- Svjetlana Perincic

- Sauro Guarnieri

- Manuele Ulivieri

 

Cosa è il Teatro dell'Oppresso [TdO]: clicca qui

 

Costo di partecipazione: (sono escluse le spese di pasti e pernottamenti che potranno essere condivise)

90 euro

(potranno essere valutate agevolazioni per situazioni particolari e risparmi sulle spese di trasferimento, vitto e alloggio che deriveranno dall'organizzazione condivisa)

 

Info:

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

- 339 4672820 Francesco

- 3381420043 Manuele

- 3299867093 Svjetlana

- 3393272911 Sauro

 

 

 

scadenza iscrizioni:

 

10 luglio 2013

 

 

 

 GRAZIE PER INOLTRARE AI VOSTRI CONTATTI CHE RITENETE INTERESSATI


 

Questa mail non è uno spam ed è stata inviata in ccn a scopo informativo e promozionale. E' stata spedita al vostro indirizzo in quanto inserito nel nostro indirizzario. A norma del decreto legislativo 196 del 30 giugno 2003 "tutela della privacy abbiamo reperito il vostro indirizzo e-mail navigando in rete o da e-mail che l'hanno reso pubblico o, ancora, in quanto fornito da voi stessi. Se le informazioni che vi inviamo non fossero per voi interessanti e/o se vi arrecassero disturbo vogliate gentilmente scusarci: nel caso potete inviarci una mail vuota con la dicitura "cancellami" nella casella oggetto. Provvederemo immediatamente alla rimozione dei vostri dati dalla nostra mailing list.

 

 

 

 

WORKSHOP KAZALIŠTA POTLAČENIH

1-2-3-4 KOLOVOZ (AVGUST) 2013

BEOGRAD SRBIJA

 

SUMNJE

 

Međunarodno kulturološko traganje

 

 

TEATAR POTLAČENIH KROZ PUTOVANJE, ISTRAŽUJUĆI LJUDSKE PROSTORE ZA RAZUMJETI I PONOVO NASELITI

 

 

“U potrazi sam za putovanjem na koje krenuti bez prtljage, bez pripreme i bez poznavanja domaćeg jezika, tako da bi put sam sebe ostvario”

Paolo Rumiz

 

Nakon iskustva u Hrvatskoj 2012. godine, ove godine putovanje se nastavlja istočnije...

Imam li nešto za dati?
Želim li se čuditi?
Želim li početi/ nastaviti/ prestati sumnjati?
Je li konflikt rješenje?
Proces susreta i konfrontacije sve do sukoba, izazov u pokazivanju vlastite različitosti i hrabrost da bi se vidjela tuđa različitost.
Prihvatiti miris drugoga, pomiješati identitete: probati živjeti zajedno umjesto preživljavanja u samoći.
Oruđe istraživanja koje iznova stvara priče; polazeći ne od knjiga nego od osoba.

 

 

Voditelji: (za vidjeti CV klikni ovdje)

 

- Francesco Ridolfi 

- Svjetlana Perincic

- Sauro Guarnieri

- Manuele Ulivieri

 

Što je Kazalište potlačenih:  klikni ovdje

 

Cijena participacije: (isključeni su troškovi boravka koji se mogu podijeliti s ostalim sudionicima)

 

90 eura


(ostavljamo mogućnost „olakšice“ u posebnim slučajevima)

 

Info:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

- 339 4672820 Francesco

- 3381420043 Manuele

- 3299867093 Svjetlana

- 3393272911 Sauro

 

 

 Rok upisa:

 10 srpnja (jul) 2013

 

 

HVALA VAM ŠTO PROSLJEĐUJETE VAŠIM KONTAKTIMA KOJE SMATRATE ZAINTERESIRANIMA

 

 

WORKSHOP OF THEATRE OF THE OPPRESSED

1-2-3-4 AUGUST 2013

BELGRADE SERBIA

 

 

 

DOUBTS

 

International cultural research

 

THEATRE OF THE OPPRESSED ON THE ROAD, EXPLORING HUMAN PLACES TO UNDERSTAND AND RE-INHABIT

 

“I’m searching for a trip to start without luggage, without preparation and without knowing the local language, so that the trip would become itself”

Paolo Rumiz

 

 

After the experience in Croatia in 2012, this year the trip continues more to the east...

 

Have I got something to give?

Do i wish to wonder?

Do i want to start/ continue/ stop doubting?

Is conflict a solution?

A process of encounter and confrontation until crashing, a challenge to show one’s own diversity and the courage to see the others’.

Accepting the smell of another, mixing identities: trying to live together instead of surviving in solitude.

A research instrument that reconstructs stories, starting not from the books but from persons.

 

 

 

‘ever tried. ever failed.
no matter.
try again. fail again.
fail better.’

SAMUEL BECKETT

 

 

 

 

 

Directors: ( to consult the CVs click here)

 

- Francesco Ridolfi (extended CV click here)

- Svjetlana Perincic

- Sauro Guarnieri

- Manuele Ulivieri

 

What is Theatre of the Oppressed:  click here

 

Participation cost: (excluding the costs of board and lodging which can be shared)

90 euro (facilitations for specific cases could be valued and the costs of the trip, board and lodging can be shared)

 

Info:

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

- 339 4672820 Francesco

- 3381420043 Manuele

- 3299867093 Svjetlana

- 3393272911 Sauro

 

 

 

Sign up deadline:

 

10th July 2013

 

 

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mescolarsi: il teatro scopre l’ecovillaggio

UN LABORATORIO DI ESPERIENZA PER IL CAMBIAMENTO

condotto da francesco ridolfi e sauro guarnieri

 

 

 

ecovillaggio di Torri Superiore (Imperia) 18-19-20-21 aprile 2013

 

 

 

‘la comunità non è solo il peggiore dei vostri problemi, ma anche il vostro maestro più sacro’

arnold mindell

 

 

cos’è

 

sono pronta a sentirmi pienamente? sono pronto a stare in un gruppo?

dove sta il limite: cosa mi sento di condividere e quali sono invece i miei spazi irrinunciabili? l’ecovillaggio è una scelta o una fuga?

sono solo alcune delle domande che affronta chi vorrebbe cambiare il proprio stile di vita, oltre a dover considerare le scelte economiche, ecologiche, sociali e tutti i condizionamenti connessi. alla base c’è un lavoro personale da compiere sulla propria consapevolezza e non può essere solo mentale: troppo alto il rischio di retaggi familiari, educativi, culturali, religiosi, politici, .. e allora? imparare ad ascoltare il proprio corpo, questo laboratorio vuole essere uno strumento di allenamento intensivo, con il tempo di ognuno, vedere i propri limiti, stare nelle emozioni, esplorare il proprio labirinto, provare a rimuovere qualche blocco che impedisce di guardare serenamente la propria bellissima realtà.

 

com’è

 

il percorso laboratoriale che viene preparato con il gruppo operativo si basa su diverse tecniche che hanno il fine di rendere l’essere umano protagonista dell'azione drammatica ed allenarlo a essere protagonista della propria vita insieme ai suoi simili. una delle sue principali ipotesi base è che il corpo pensa, ovvero una concezione dell'essere umano come globalità di corpo, mente ed emozione dove l'apprendimento/cambiamento vede coinvolti tutti e tre gli aspetti, in stretta relazione.

il tipo di lavoro che proponiamo si muove ai confini tra teatro, comunicazione, educazione, empatia, energia dei sessi, intervento sociale e politica. gli strumenti che usa sono una serie di esercizi e giochi che mirano a sciogliere le meccanizzazioni del nostro corpo/mente/emozione che sono cristallizzate nella cosiddetta maschera sociale. Pur toccando aspetti personali ed emotivi, il lavoro non si pone come terapia, ma come strumento di liberazione collettiva che poggia sulla presa di coscienza individuale delle persone, sullo specchio multiplo dello sguardo degli altri.

 

cosa portare dentro:

entusiasmo, disponibilità a mettersi in gioco, apertura mentale, accoglienza, fiducia, voglia.

 

cosa lasciare fuori:

pregiudizi, aspettative, esperienza, inadeguatezza, buonismo, orologio, cellulare.

mescolarsi: il teatro scopre l’ecovillaggio

 

 

 

 

 

 

info

il laboratorio si terrà presso:

ecovillaggio di Torri Superiore (www.torri-superiore.org)

via Torri Superiore 5, Ventimiglia (IM)

l’orario di svolgimento è il seguente:

registrazione giovedì 18 aprile 2013 ore 14 (inizio attività ore 15)

conclusione domenica 21 aprile 2013 ore 13

si alterneranno momenti di lavoro teatrale e condivisione della vita di comunità, con le modalità stabilite dalla conduzione insieme al gruppo, le attività si potranno protrarre anche la sera dopo cena.

 

attrezzature:

abbigliamento comodo per il lavoro al chiuso, sportivo per le attività all’aperto

altre indicazioni saranno inviate alla mailing list che verrà creata al termine delle iscrizioni (11 aprile 2013)

 

costo:

euro 290, oltre all’accoglienza in camera per 3 notti, sono comprese colazioni e breaks, pranzi e cene.

Sono previsti sconti per persone che si iscriveranno in gruppo (almeno 4 persone) e per situazioni particolari da valutare con gli organizzatori.

 

 

 

ideatori e conduttori

francesco ridolfi

Psicologo-psicoterapeuta, regista e conduttore di gruppi teatrali e psicoterapeutici, lavora su una possibile integrazione tra il teatro e la psicoterapia. Dal 2010 è regista ed ideatore del progetto teatrale OPG MURI, presso l'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, dove ha prodotto due performance teatrali (2011 e 2012). Collabora con la compagnia di teatro sociale Isole Comprese all'interno di laboratori tenuti in istituti di riabilitazione psichiatrica, comunità terapeutiche per abuso di sostanze stupefacenti e con persone diversamente abili. Collabora con diverse cooperative e associazioni, nel ruolo di psicologo e\o di regista teatrale. Formato con i maggiori esponenti viventi di Teatro dell'Oppresso, tiene dal 2005 molti laboratori di TdO con adolescenti, adulti, gruppi di lavoro. Concentrato sulla valorizzazione terapeutica e sociale dell'arte, senza per questo rinunciare alla ricerca estetica. L'arte necessaria al cambiamento. Convinto dell'uso sociale e politico dell'arte, come mezzo di relazione e confronto. Oltre che di bellezza.

 

sauro guarnieri

La sua attività più socialmente riconosciuta è fare l’architetto a firenze e nelle campagne vicine, anche se è esperto in niente. Segretamente coltiva la passione per la natura e le relazioni umane, tuffandosi spesso in esperienze dove riesce a dilatare il tempo, rallentando. Ha vinto un paio di concorsi d’idee di architettura (mai da solo), ha partecipato a cantieri di autocostruzione (eva-pescomaggiore, panta-rei, conero ecofestival), qualche anno fa ha lavorato con Oliviero Toscani, a giugno 2012 ha fatto il corso di 72h in permacultura a Torri Superiore, dando sempre maggior valore all’ignoranza e all’incertezza. Attualmente si sta dedicando alla sperimentazione corporea frequentando un gruppo di teatro e psicoterapia, partecipando a stages di Teatro dell’Oppresso, ad un circolo di studio sulla comunicazione empatica e ad un corso di tango argentino. Scrive con penna rossa.

 

 

Per maggiori informazioni:

 

clicca qui (brochure)

 

oppure clicca qui (progetto)

 

 

mescolarsi

 

 

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francesco 339.4672820 + sauro 339.3272911

 

 

 

 

 

 

 

OLTRE IL CONFINE: CONTATTI, VISIONI, ASCOLTI

“ DISPIEGARE LIBERAMENTE LE IMMAGINI OLTRE I CONFINI DELLA REALTA”

VICTOR TURNER

WORKSHOP RESIDENZIALE TRA TEATRO, SOGNO, ARTE E PSICOTERAPIA


15, 16 e 17 febbraio 2013

Agriturismo biologico Casa La Lodola, Savigno Bologna

Superare il CONFINE, mentale o fisico e trasformarlo in risorsa, dispiegando VISIONI, sperimentando SUONI per giungere a nuovi CONTATTI con sé e con l’altro, oltre il velo di Maya della realtà attraverso diverse metafore artistiche che ci consentiranno di intraprendere e continuare il percorso iniziatico alla ricerca di una personale e simbolica poetica/bussola che ci orienti nel nostro LABIRINTO.

 

CENNI METODOLOGICI:

Il laboratorio teatrale crea lo spazio ed il tempo ideale per potersi immergere in una ricerca multidisciplinare

profonda, in un ambiente protetto dove i partecipanti potranno liberamente, intensamente e intimamente saggiare

tecniche artistiche e teatrali, di ricerca poetica e semiotica, di conoscenza di sé e dell’altro. L'occasione per creare un

luogo simbolico in cui recuperare il senso delle proprie esperienze attraverso la scoperta di nuovi linguaggi e nuove

modalità di relazione, creazione ed espressione e dare una forma estetica e poetica a tali esperienze.

Cuore del lavoro è, sempre, l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia: l'essere umano considerato nella sua

dimensione corporea, emotiva, cognitiva, storica e relazionale.

 

 

DOVE:

CASA LA LODOLA AZIENDA AGRICOLA BIOLOGIC, SAVIGNO BOLOGNA

QUANDO:

15, 16 e 17 febbraio 2013 orario ven 15 dalle 16 alle 19, sab 16 e dom 17 dalle 10 alle 19 (1h pausa)

QUANTO:

280€

250€ riduzione studenti universitari e iscritti Master Class TSC

220€ iscritti Master TSC

Vitto e alloggio incluso

 

ISCRIZIONI ENTRO IL 7 FEBBRAIO 2013

 

 

CONTATTI e DETTAGLI:

- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

- 347 880 46 00

 

DESTINATARI:

 

Il laboratorio è aperto a tutti. Si rivolge a tutti coloro che sono interessati ad approfondire le dinamiche che intercorrono

tra il proprio essere interiore ed il proprio agire ed essere in relazione con gli altri attraverso i linguaggi dell’arte

teatrale, ed in particolare al personale che opera nell'ambito della relazione di cura e in ambito educativo e formativo, ad

artisti, attori professionisti e non, ai curiosi desiderosi di approfondire la conoscenza di sé in rapporto alle proprie

esperienze ed al contatto con l’altro attraverso la mediazione di linguaggi artistici.

 

 

I CONDUTTORI

 

BARBARAKAY CISTERNA MAI

 

Dottoressa in DAMS specializzazione teatro e storia della performance art, è operatrice di Teatro Sociale e di Comunità,

esperta di teatro e arti terapie espressive. Nell'ambito del teatro, della performance art e dell'installazione, ha partecipato

a diversi eventi e festival in Italia ed all'estero: "I Festival d'Azioni per la Pace", "Strip Art, VII mostra di giovani

artisti", "E-bent 2002, festival internazionale di performance", V Congresso di Teatro Latino-Americano Lawrence

University- Kansas, "Differenti Sensazioni XVI, festival internazionale delle Arti"...Alla produzione artistica,

accompagna l’attività pedagogica collaborando con diverse realtà nazionali e internazionali.

 

FRANCESCO RIDOLFI

 

Psicologo - Psicoterapeuta, esperto e formatore di teatro sociale, conduce laboratori teatrali e gruppi psicoterapici con

bambini, adolescenti, adulti e in contesti di forte disagio (O.P.G.). Collabora con varie scuole nel ruolo di psicologo e

con la Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE di Firenze e conduce gruppi di formazione con il metodo del

Teatro dell'Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia e consulenza psicologica a Bibbiena (AR) e a Firenze.

 

 

IN COLLABORAZIONE CON IL MASTER DI TEATRO SOCIALE E DI COMUNITÀ

DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO IL WORKSHOP È ACCREDITATO COME

ATTIVITÀ UTILE AL CONSEGUIMENTO DI CREDITI FORMATIVI DI TIROCINIO

www.psicoterapiaeteatro.it

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

In collaborazione con il Master di Teatro Sociale e di Comunità dell'Università degli Studi di Torino

 

"incontrare, ascoltare, accogliere, Raccogliere:
DAL RITO AL TEATRO"

rito_teatro.jpg


" Il rito diventa teatro nel momento stesso in cui, avendo perduto quel carattere sacro, viene, in un certo senso, ad acquistarne uno nuovo, più propriamente sociale, morale e infine artistico."
                                                                                (Luciano Lucignani)
 
WORKSHOP TRA TEATRO, RITO E PSICOTERAPIA
 
 
 
 
RITO come disposizione, procedura, complesso di norme, prestabilite e vincolanti che regola lo svolgimento di un’azione sacrale.
TEATRO come punto di vista privilegiato da cui osservare ed osservarsi, luogo in cui lo stare si fa difficile e ambiguo.
ASCOLTO stato dell’essere fondamentale, stare, mettersi in ascolto, non solo per percepire voci o rumori che giungono dall’esterno, ma prestare attenzione a quanto viene detto, anche senza parole.
INCONTRO sostantivo caratterizzato dasensazione di moto, azione, avvenimento inatteso e sorprendente, spiazzante, talvolta rivelatore.
ACCOGLIENZA l’atto di accettare, ammettere o ricevere temporaneamente o stabilmente qualcuno o qualcosa, soprattutto con riguardo al modo, al sentimento, alle manifestazioni con cui si riceve; RACCOGLIERE mettere insieme, riunire, ricevere in sé o presso di sé …
 
CENNI METODOLOGICI: Il laboratorio teatrale crea lo spazio ed il tempo ideale per potersi immergere in una ricerca profonda, in un ambiente protetto di sperimentazione dove i partecipanti vivono un momento di indagine, di gioco profondo o superficiale, dove saggiare tecniche teatrali e di conoscenza di sé e dell’altro. L'occasione per creare un luogo simbolico in cui recuperare il senso della propria esperienza attraverso la scoperta di nuovi linguaggi e nuove modalità di relazione, creazione ed espressione.            
Cuore del lavoro sarà, è l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia:l'essere umano considerato nella sua dimensione corporea, emotiva, cognitiva, storica e relazionale.
DOVE: TORINO
QUANDO: 25-26-27 gennaio 2013
QUANTO: 160€ intero
          120€ studenti universitari e iscritti Master Class TSC
          100€ iscritti Master TSC
 
ISCRIZIONI ENTRO IL 13 GENNAIO 2013
 
CONTATTI e DETTAGLI:
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank" rel="nofollow">- 347 880 46 00
 
DESTINATARI:
Il laboratorio è aperto a tutti. Si rivolge a tutti coloro che sono interessati ad approfondire le dinamiche che intercorrono tra il proprio essere interiore ed il proprio agire ed essere in relazione con gli altri attraverso i linguaggi dell’arte teatrale, ed in particolare al personale che opera nell'ambito della relazione di cura e in ambito educativo e formativo, ad artisti, attori professionisti e non, ai curiosi desiderosi di approfondire la conoscenza di sé in rapporto alle proprie esperienze ed al contatto con l’altro attraverso la mediazione di linguaggi artistici..
I CONDUTTORI
BARBARAKAY CISTERNA MAI- Dottoressa in DAMS specializzazione teatro e storia della performance art, è operatrice di Teatro Sociale e di Comunità, esperta di teatro e arti terapie espressive. Nell'ambito del teatro, della performance art e dell'installazione, ha partecipato a diversi eventi e festival in Italia ed all'estero: "I Festival d'Azioni per la Pace", "Strip Art, VII mostra di giovani artisti", "E-bent 2002, festival internazionale di performance", V Congresso di Teatro Latino-Americano Lawrence University- Kansas, "Differenti Sensazioni XVI, festival internazionale delle Arti"...Alla produzione artistica, accompagna l’attività pedagogica collaborando con diverse realtà nazionali e internazionali.
FRANCESCO RIDOLFI - Psicologo - Psicoterapeuta, esperto e formatore di teatro sociale, conduce laboratori teatrali e gruppi psicoterapici con bambini, adolescenti, adulti e in contesti di forte disagio (O.P.G.). Collabora con varie scuole nel ruolo di psicologo e  con la Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE di Firenze e conduce gruppi di formazione con il metodo del Teatro dell'Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia e consulenza psicologica a Bibbiena (AR) e a Firenze.

In collaborazione con il Master di Teatro Sociale e di Comunità dell'Università degli Studi di Torino
Il workshop È accreditato come attività utile al conseguimento di crediti formativi di tirocinio
 
E' previsto un workshop residenziale nei giorni 15, 16 e 17 febbraio 2013 presso Casa La Lodola http://www.casalalodola.it/ un’azienda agricola biologica a 35 km da Bologna, in grado di ospitare un massimo di 30 persone. Per informazioni teatroQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
 

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Con piacere vi porto a conoscenza di questa nuova proposta formativa che arriva dalla Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE, di Firenze.
Lo stage che si pubblicizza è rivolto ad operatori sociali, educatori, insegnanti, formatori, psicologi, operatori teatrali e a chiunque è interessato a sviluppare una professionalità che coniughi una sensibilità psico-sociale ad una competenza teatrale.
Il prezzo è molto conveniente: 80 euro tutto compreso.


Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi:

 

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339-46.72.820

www.psicoterapiaeteatro.it

 


teatro dell oppresso

 
Il Teatro dell'oppresso è un metodo teatrale che comprende differenti tecniche create dal regista brasiliano Augusto Boal. Le accomuna l'obiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione.
Ispirato alle idee di Paulo Freire ed al suo conosciuto trattato, La Pedagogia degli Oppressi, Il Teatro dell'Oppresso nasce in Brasile a partire dagli anni '60 , in un clima di lotte operaie e contadine. In origine questo metodo era un mezzo per rendere coscienti le persone rispetto ai conflitti sociali. Nel suo passaggio in Europa il teatro dell'oppresso è stato utilizzato per lavorare sui conflitti personali.
Il teatro e la recitazione hanno qui il fine di rappresentare le oppressioni quotidiane con l'intento di trovare strategie per la trasformazione dei conflitti.
Uno dei motivi della popolarità del TdO è l'idea di attivare lo spettatore ponendolo al centro del lavoro teatrale, al fine di includere differenti rappresentazioni della realtà ed esplorarne possibili trasformazioni in forma creativa e socializzata.
Nello stage verranno affrontate principalmente due tecniche di presentazione al pubblico tipiche del TdO:
 
- Lo spettacolo-forum;
 
- Il teatro invisibile.
 
Particolare attenzione sarà data alla figura del Jolly ed alcuni dei partecipanti avranno la possibilità di sperimentarsi in questo ruolo durante dello stage, in un contesto protetto dove gli spett-attori saranno i colleghi di lavoro.
L'intento sarà quello di costruire due semplici e brevi forum da realizzare all'interno del gruppo di lavoro. Gli attori di uno, saranno gli spett-attori dell'altro.
 
 
QUANDO: 7-8-9 DICEMBRE 2012
 
DOVE: FIRENZE, VIA BROZZI 334
 
ORARI: Venerdì 15-19 -- Sabato 10-13 15-19  Domenica 10-13 15-19
 
Conduce: FRANCESCO RIDOLFI: Psicologo - Psicoterapeuta, esperto e formatore di teatro sociale, conduce laboratori teatrali e gruppi psicoterapici con bambini, adolescenti, adulti e in contesti di forte disagio (O.P.G.).
Collabora con varie scuole nel ruolo di psicologo. Collabora con la Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE di Firenze e conduce gruppi diformazione con il metodo del Teatro dell'Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia e consulenza psicologica a Poppi (AR) e a Firenze.

 
 
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Formazione sulle tecniche del Teatro dell'Oppresso
Aperte le iscrizioni

 

Grazie al finanziamento della Provincia di Firenze, è in partenza la seconda edizione del percorso formativo sul fenomeno del bullismo attraverso la tecnica del Teatro dell’Oppresso.
Si tratta di una metodologia sperimentata ormai da 6 anni, che offre ottime potenzialità di lavoro con tutti i tipi di gruppi: studenti e adolescenti problematici (mediazione dei conflitti), formatori (educazione all'ascolto), disoccupati in formazione professionale (empowerment), personale aziendale (team building).
La formazione è rivolta ad operatori sociali, educatori, insegnanti, formatori.
Il corso è gratuito ed è necessario iscriversi entro il 12 novembre.
La convocazione dei candidati, sarà il 20 novembre.
Nell’allegato 1 trovate la domanda di iscrizione.
Nell’allegato 2 una breve descrizione della tecnica del Teatro dell’Oppresso.
Nell’allegato 3 la descrizione del corso ma c’è un errore nelle modalità di svolgimento. Il corso non sarà a cadenza bisettimanale ma concentrato in 6 giornate formative così organizzate:

GIOVEDI’ 29 novembre 15-19

VENERDI’ 30 novembre 10-13 14-19

SABATO 1 dicembre 10-13 14-19

GIOVEDI’ 10 gennaio 15-19

VENERDI’ 11 gennaio 10-13 14-19

SABATO 12 gennaio 10-13 14-19

 

ALLEGATO 1, CLICCA QUI

ALLEGATO 2, CLICCA QUI

ALLEGATO 3, CLICCA QUI

 

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In collaborazione con il MASTER DI TEATRO SOCIALE DI TORINO:

 

[ http://www.teatrosocialedicomunita.unito.it ]

 

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"[...]NESSUN CORAGGIO SARA' BELLO COME QUESTA PAURA".

(ERRI DE LUCA)

 

WORKSHOP TRA TEATRO E PSICOTERAPIA

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"AI CONFINI DEL LABIRINTO"

 

 

 

Il Confine  come limite, reale o mentale e come risorsa, punto da cui poter ripartire.

 Il Labirinto come percorso iniziatico, difficile, ambiguo.

 Il laboratorio teatrale crea lo spazio ed il tempo ideale per poter immergersi in una ricerca profonda, in un ambiente protetto di sperimentazione dove i partecipanti vivono un momento di indagine, di gioco profondo o superficiale, dove saggiare tecniche teatrali e di conoscenza di sé e dell’altro.

 L'occasione per creare un luogo simbolico in cui recuperare il senso della propria esperienza attraverso la scoperta di di nuovi linguaggi e nuove modalità di relazione, creazione ed espressione.

 Cuore del lavoro sarà, è l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia: l'essere umano considerato nella sua dimensione corporea, emotiva, cognitiva, storica e relazionale

 

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DOVE: TORINO

QUANDO: 9-10-11 novembre 2012

QUANTO: 150€, studenti universitari e pre-iscritti al Master TSC 120€

 

CONTATTI, INFO E ISCRIZIONI:

  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.-- 339-46.72.820

 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. --347-88.04.600

  Scadenza iscrizioni: domenica 28 ottobre 2012

 I CONDUTTORI

 FRANCESCO RIDOLFI 

Psicologo - Psicoterapeuta, esperto e formatore di teatro sociale, conduce laboratori teatrali e gruppi psicoterapici con bambini, adolescenti, adulti e in contesti di forte disagio (O.P.G.). Collabora con varie scuole nel ruolo di psicologo e con la Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE di Firenze e conduce gruppi di formazione con il metodo del Teatro dell'Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia e consulenza psicologica a Bibbiena (AR) e a Firenze.

  BARBARAKAY CISTERNA MAI  

 Dottoressa in DAMS specializzazione teatro e storia della performance art, è operatrice di Teatro Sociale e di Comunità e esperta di teatro e arti terapie espressive. Nell'ambito del teatro, della performance art e dell'installazione, ha partecipato a diversi eventi e festival in Italia ed all'estero: "I Festival d'Azioni per la Pace", "Strip Art, VII mostra di giovani artisti", "E-bent 2002, festival internazionale di performance", V Congresso di Teatro Latino-Americano Lawrence University- Kansas, "Differenti Sensazioni XVI, festival internazionale delle Arti"... Alla produzione artistica, accompagna l’attività pedagogica collaborando con diverse realtà nazionali e internazionali.

 In collaborazione con il Master di Teatro Sociale e di Comunità dell'Università degli Studi di Torino ed è previsto un secondo week-end di workshop nella prima metà del 2013 accreditata come attività utile al conseguimento di crediti formativi di tirocinio

 APPROFONDIMENTO, clicca qui.

 

 

CIO' CHE TI LIBERA, ANCHE OGGI STESSO, E' CIO' CHE DESIDERI DI DESIDERARE.

 

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26/27/28 OTTOBRE//FONDAMENTI DI FISIOGNOMICA

 

SEMINARIO

 

3 tappe per un progetto che prevede un triplice approccio alla maschera: teatrale, artigianale esistenziale e psicologico. Il termine maschera significa molti concetti, molti di loro hanno a che fare con il volto. Ognuno di loro ha a che fare con l’essere vivente, con l’umano.La maschera fatta dall’artigiano artista. La maschera che si può usare e mettere in scena. La maschera che indossiamo, che ci hanno dato, che ci ritroviamo, che il tempo ci ha lasciato. La fisiognomica è un metodo per cogliere dalle forme del volto e dalle sue espressioni il carattere e le tendenze interiori dell’uomo. Di se stessi, degli altri, della maschera, delle maschere.

 

In questo percorso offriamo la possibilità di costruire la propria, anzi una delle proprie maschere. Attraverso questa esperienza i partecipanti potranno sperimentare una pratica artistica in modo approfondito, sia dal punto di vista artigianale che artistico e psicologico. L’esperienza artistica diviene quindi un’opportunità per un profondo lavoro sulle emozioni e su simboli efficaci per rappresentarsi.

 

IL PERCORSO SI SUDDIVIDE IN 3 TAPPE PRINCIPALI :

 

 IDEAZIONE E CREAZIONE DELLA MASCHERA

 

26/27/28 ottobre 2012
23/24/25 novembre 2012

 

APPROFONDIMENTO EMOTIVO RELAZIONALE E RICERCA TEATRALE

 

25/26/27 gennaio 2013
22/23/24 febbraio 2013

 

AZIONE SCENICA

 

29/30/31 marzo 2013

 

Sono aperte le iscrizioni alla prima tappa
info e iscrizioni: 339 3043656 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

In alcuni casi chi pratica le arti teme le intromissioni e le semplificazioni derivate dalle conoscenze psicologiche, spesso chi pratica la psicologia attraverso l’arte si occupa solo del processo e dimentica di salvaguardare la necessaria qualità del risultato. Potrebbe succedere che  rendere questi due universi separati e non comunicanti pregiudichi alcune importanti opportunità offerte dai percorsi di ricerca svolti in entrambe le direzioni.  Questo laboratorio si propone quindi di agire su questo doppio binario e potrà  assumere la funzione di cornice, di contenitore per le azioni, le emozioni e le relazioni, ma anche di cantiere dove agire con le arti avvalendosi di una grande attenzione alla qualità degli esiti. ll lavoro artigianale sarà mirato alla creazione di una maschera secondo il processo di realizzazione tradizionale. Le prime due tappe del percorso offriranno la possibilità di creare così un volto da indossare utilizzando un’intelligenza di tipo manuale che ci permetterà di iniziare in modo simbolicamente tangibile il percorso e di acquisire i primi rudimenti di questa antica arte.

 

DOCENTI
Tre conduttori con formazioni diverse, con un punto in comune: il teatro.

 

Elena Bianchini

 

Specialista nell’Arte della Maschera si forma presso una bottega di artigianato veneziano con l’uso di varie tipologie di carta antica. La laurea in Storia dell’Arte e lo studio approfondito dell’anatomia umana  e della plastica scultorea aprono la sua produzione  dalla maschera tradizionale ad elementi di altri generi quali copricapi, busti-armatura, abiti-carta e altri oggetti impiegati nella rappresentazione teatrale, in servizi fotografici ed in ambito puramente decorativo. Il percorso esperienziale attraverso l’uso della carta come medium d’elezione ha trasferito nel tempo il processo di sperimentazione verso altri materiali naturali e sintetici.Si occupa attualmente di realizzazioni scenografiche in collaborazione continuativa con enti lirici, teatri stabili, compagnie private, fashion designers, performers e fotografia. Progetta allestimenti per eventi.

 

Cesare Torricelli

 

Laureato in Pedagogia dove studia i rapporti tra il teatro di ricerca e la formazione. Si forma come pedagogista corporeo con orientamento bioenergetico  presso lo “Jurdgen Vloto” di Friburgo. Si qualifica come esperto in metodologie autobiografiche  presso la Libera Università dell’autobiografia di Anghiari. La sua formazione si sviluppa a partire dal 1992 con molteplici esperienze nel campo dello Yoga, delle arti marziali, della meditazione e delle tecniche di respiro e  attraverso percorsi intensivi, workshop e seminari con vari maestri della scena indagando in un’area che spazia dal teatro, alla danza contemporanea e allo studio della vocalità. Dal 2000 sono molteplici gli spettacoli e le produzioni a cui partecipa in qualità di trainer, regista e co-autore nell’ambito dei percorsi formativi della scuola comunale di teatro Artimbanco di Cecina (LI),  dell’ Associazione culturale FOSCA e della sua attività  di libero professionista.  Si specializza in percorsi di teatro sociale  realizzando laboratori e spettacoli con persone diversamente abili, minori migranti e pazienti psichiatrici.

 

Francesco Ridolfi
Psicologo-psicoterapeuta, regista e conduttore di gruppi teatrali e psicoterapeutici, lavora su una possibile integrazione tra il teatro e la psicoterapia. Dal 2010 regista ed ideatore del progetto teatrale OPG MURI, presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, produttore di 2 performance teatrali (2011 e 2012). Collabora  con la compagnia di teatro sociale Isole Comprese all’interno di laboratori tenuti in istituti di riabilitazione psichiatrica, comunità terapeutiche per abuso di sostanze stupefacenti e con persone diversamente abili. Collabora con diversi cooperative e associazioni, nel ruolo di psicologo e\o di regista teatrale. Formato con i maggiori esponenti viventi di Teatro dell’Oppresso, tiene dal 2005 molti laboratori di TdO con adolescenti, adulti, gruppi di lavoro . Concentrato sulla valorizzazione terapeutica e sociale dell’arte, senza per questo rinunciare alla ricerca estetica. L’arte necessaria al cambiamento. Convinto dell’uso sociale e politico dell’arte, come mezzo di relazione e confronto. Oltre che di bellezza.

 

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Master di Teatro Sociale e di Comunità

 

A.A. 2012-2013 (IV edizione)

 

 

 

Università degli Studi di Torino - Facoltà di Scienze della Formazione

 

In collaborazione con Corep e Facoltà di Medicina

 

 

 

Tra i partner: Catarsi Teatri delle Diversità, Centro Amazzone Palermo, Cifa Onlus, Circuito Teatrale del Piemonte, Civica Scuola Paolo Grassi, Fondazione Mirafiori, Onda Teatro, Monviso Solidale Onlus e altri

 

Il Master in Teatro Sociale e di Comunità dell’Università degli Studi di Torino, è il primo master universitario in Italia e in Europa, nato dalla necessità di formare e di definire la figura professionale del “mediatore di teatro sociale e di comunità.

 

La quarta edizione del Master di Teatro Sociale e di Comunità forma figure professionali di progettista, conduttore e organizzatore di teatro sociale e di comunità in grado di operare nel campo dell’ azione di creazione artistica, della promozione culturale e dello sviluppo sociale di comunità con competenze teatrali, psicosociali, di sviluppo di comunità, di progettazione, organizzazione e fund raising nell’ambito degli eventi culturali e teatrali che interessano territori e comunità.

 

Il metodo utilizzato privilegia la formazione esperienziale diretta e l’articolazione della didattica è stata suddivisa in corsi, moduli formativi e workshop, tenuti sia da docenti universitari, sia da professionisti di alto profilo appartenenti a organizzazioni non governative, agenzie internazionali, enti pubblici, compagnie teatrali, associazioni e fondazioni private.

 

Il Master avrà inizio nel mese di dicembre 2012 e proseguirà fino a marzo 2014, ed è strutturato in due indirizzi, con un monte ore comune :

 

1.area socioeducativa e sociosanitaria;

 

2.area progettazione e organizzazione.

 

I moduli previsti sono:

 

-                     Teoria e ambiti del Teatro Sociale e di Comunità 50 ore

 

-                     Dinamiche di gruppo e sviluppo di comunità 50 ore

 

-                     Marketing e Progettazione Culturale 50 ore

 

-                     Drammaturgia di Comunità 50 ore

 

-                     Conduzione di laboratorio teatrale 50 ore

 

-                     Organizzazione e Progettazione 50 ore

 

-                     Antropologia Culturale 20 ore

 

-                     Elementi di Comunicazione 20 ore

 

-                     Misurazione, Verifica e Valutazione 60 ore

 

per un totale di 400 ore di didattica e 350 di tirocinio.

 

 

 

È previsto uno stage che potrà essere svolto in: organizzazioni e istituzioni, associazioni, cooperative, compagnie teatrali, amministrazioni pubbliche, organizzazioni di servizi per lo spettacolo. Si tratta di realtà che rappresentano a tutti gli effetti uno sbocco futuro prioritario per l'inserimento lavorativo degli studenti.

 

È inoltre previsto un project work finale.

 

 

 

Le attività formative saranno assistite da tutor con competenze nella gestione dei gruppi di apprendimento.

 

Frequenza

 

Un fine settimana (ven pom.- dom) al mese + 3 periodi intensivi (in coincidenza con festività)

 

Crediti formativi 61 CFU, titolo riconosciuto all'estero.

 

 

 

Destinatari

 

Il Master Universitario di I livello si rivolge a:

 

Giovani laureati con un forte interesse per le tematiche della progettazione di interventi di teatro sociale nelle comunità.

 

Professionisti in campi specifici (artistico, socioeducativo, sanitario, organizzativo, cooperazione internazionale, benessere organizzativo, progettazione culturale, etc.) interessati ad impiegare le competenze in ambito di teatro sociale nel proprio ambito lavorativo.

 

Persone con esperienza lavorativa teatrale che vogliono acquisire una maggiore professionalità nel campo della progettazione in teatro sociale e di comunità ad integrazione della loro formazione.

 

Coloro che intendono iscriversi al Master devono essere in possesso di una qualsiasi laurea.

 

 

 

Il corso prevede un numero massimo di 40 iscritti.

 

 

 

TERMINE PER LE ISCRIZIONI 11 NOVEMBRE 2012

 

 

 

Sul sito http://www.teatrosocialedicomunita.unito.itle testimonianze dei diplomati delle precedenti edizioni e altre info.

 

INFORMAZIONI:

 

 

 

http://www.teatrosocialedicomunita.unito.it

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

http://www.corep.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“IL TEATRO NON È INDISPENSABILE. SERVE AD ATTRAVERSARE LA FRONTIERE FRA TE E ME.” 

 (JERZY GROTOWSKI).

 LABORATORIO SETTIMANALE DI

 

TEATRO DELLE INFINITE VERITA'

 

- www.psicoterapiaeteatro.it -


Il laboratorio del giovedì sera nasce nel 2008 con i PSI (impiccio psico-sociale), inizialmente come gruppo di teatro dell'oppresso (TdO) poi come primo laboratorio di Teatro delle infinite Verità.
Nel settembre 2010 vengono aperte le porte a nuovi ingressi e il numero dei partecipanti triplica.
Come lo scorso settembre, anche quest'anno, vista la riuscita dell'esperienza, il gruppo di TdiV apre ancora una volta le porte a chi vuole avvicinarsi a questo lavoro\sperimentazione\arte\conoscenza di sè e degli altri\gioco.

Il gruppo è aperto a tutti, dai 18 anni in su, e non richiede nessun tipo di esperienza precedente.
Come consueto, anche quest'anno si potrà entrare nel  gruppo fino a tutto ottobre, da novembre il gruppo si chiuderà ai nuovi ingressi.


GIOVEDI'  20 SETTEMBRE ORE 20.30 PRESSO IL VIVAIO DEL MALCANTONE IN VIA DEL MALCANTONE N. 15, A FIRENZE.



E' gradita la prenotazione.
 



Il TEATRO DELLE INFINITE VERITA’ è un metodo che integra psicoterapia e teatro.

Il laboratorio di TdiV è uno spazio di sperimentazione dove i partecipanti vivono un momento di gioco, di ricerca interiore, profonda o superficiale, dove si sperimentano tecniche teatrali e di autoconoscenza. Il laboratorio ha molte chiavi d'accesso ed è aperto a tutti, da chi vuole dedicare la propria vita al teatro a chi a teatro non ci ha mai messo piede, per coloro che vogliono conoscersi meglio o che vogliono conoscere altre persone. Per coloro che vogliono sperimentare uno spazio e un tempo stra-ordinario, diverso. Per chi vuole condividere una sofferenza.

La possibilità di accogliere persone molto diverse tra di loro è uno dei fondamenti del laboratorio stesso e non c'è conflitto tra teatro e non teatro.

Nel laboratorio ci si occupa di ciò che è l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia: LA PERSONA.

 

Le discipline che maggiormente influenzano questo metodo sono:

 

 Discipline teatrali:

 

Teatro sociale;

Teatro laboratorio di Jerzy Grotowski;

Teatro dell'Oppresso


Discipline psicoterapeutiche: 

 

Gestalt Therapy;

Psicodramma Moreniano;

Training Autogeno;

 

 GRAZIE PER INOLTRARE AI VOSTRI CONTATTI CHE RITENETE INTERESSATI

 

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WORKSHOP DI TEATRO DELL’OPPRESSO

19-20-21-22 LUGLIO 2012

Il Teatro dell'oppresso (TdO) nasce negli anni '60 in Brasile, ad opera di Augusto Boal, direttore del Teatro Arena di Saõ Paulo. Si basa su una precisa presa di posizione, a favore degli "oppressi" e, parallelamente a Paulo Freire, su un lavoro di coscientizzazione. Per conseguire questo scopo, Boal elaborò varie tecniche (teatro giornale, teatro forum, teatro immagine, teatro invisibile e teatro legislativo) in grado di valorizzare la cultura dei contadini. Tutte, a vari livelli, cercano di de-professionalizzare il teatro, rompendo la barriera attore-spettatore. Usato come strumento maieutico, e non come catarsi, questo teatro fa scaturire i grandi problemi sociali e collettivi. Un suo peculiare aspetto resta comunque il lavoro sul corpo per sciogliere le maschere muscolari e l'attivazione di un pensiero "per immagini". Il TdO si basa sull'esplicitazione di conflitti interpersonali e sociali. Il TdO cerca soluzioni al conflitto; è il gruppo stesso che le ricerca e le mette in pratica, seppure in uno scenario teatrale; qui l'ipotesi è che la "recita" di una soluzione può stimolare ad agire anche nella vita quotidiana. Il conflitto viene così valorizzato perché permette all'oppresso di liberarsi dall'oppressione.

QUANDO: 19-20-21-22 luglio 2012

 

DOVE: ZARA – Croazia

 

Conduttore: FRANCESCO RIDOLFI

Psicologo - Psicoterapeuta, esperto e formatore di teatro sociale, si è formato con Rui Frati direttore del Theatre de l'Opprime di Parigi. Da vari anni usa il metodo di TdO per gruppi di formazione, per analisi di contesti sociali e soluzioni di conflitti.

Info: mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.    cell: 329-986.70.93

    

SCADENZA ISCRIZIONI: DOMENICA 1 LUGLIO

WORKSHOP- KAZALIŠTE POTLAČENIH

 

19-20-21-22 SRPNJA 2012

Kazalište potlačenih se javlja u Brazilu 60-ih godina kao djelo Augusta Boala, redatelja kazališta Arena u São Paulu. Temelji se na preciznom uzimanju stava sa strane „potlačenih“ i, paralelno s radom Paula Freirea, na radu konscientizacije. Da bi postigao taj cilj, Boal je razvio razne tehnike (Novinsko kazalište, Forum kazalište, Kazalište slika, Nevidljivo kazalište i Legislativno kazalište) koje su mogle dati vrijednost seoskoj kulturi. Sve se ove tehnike, na raznim razinama, trude deprofesionalizirati kazalište, slamajući barijeru između glumca i gledatelja. Ovo kazalište, korišteno kao majeutički instrument- ne kao katarza, dopušta izbijanje velikih društvenih problema. Njegov posebni aspekt ostaje uvijek rad na tijelu (da bi se razbile mišićne maske) i aktivacija misli „u slikama“. Kazalište potlačenih se osniva na očitovanju interpersonalnih i društvenih konflikata, traži rješenja na konflikt (sama grupa ih traži i izvršava), iako se radi o kazališnom scenariju. Glavna pretpostavka je da „odglumljeno“ rješenje može potaknuti na djelo i u svakodnevnom životu. Na taj način se pridaje vrijednost konfliktu jer dopušta potlačenom da se oslobodi potlačenosti.

KAD: 19-20-21-22 srpnja 2012

GDJE: ZADAR

Voditelj: FRANCESCO RIDOLFI
Psiholog- psihoterapeut, stručnjak i edukator društvenog kazališta, educirao se kod Rui Frati (redatelja pariškog Théâtre de l'Opprimé). Godinama koristi metodu Kazališta potlačenih u edukacijskim grupama, za analizu društvenih konteksta i rješenja konflikata.

Info: mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   mob: 329-986.70.93  

 ROK UPISA: NEDJELJA 1. SRPANJ

                                                      
HVALA VAM ŠTO PROSLJEĐUJETE VAŠIM KONTAKTIMA KOJE SMATRATE ZAINTERESITRANIMA.

Za više informacija o kazalištu potlačenih na hrvatskom jeziku klikni ovdje.

For more information, on Theatre of the Oppressed, in english, click here.

 

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WORKSHOP DI PRIMAVERA

TRA TEATRO E PSICOTERAPIA

18-19-20 MAGGIO 2012

 

WWW.PSICOTERAPIAETEATRO.IT

 

"IL TEATRO NON È INDISPENSABILE. SERVE AD ATTRAVERSARE LA FRONTIERE FRA TE E ME".

(JERZY GROTOWSKI).

Il laboratorio teatrale è uno spazio protetto di sperimentazione dove i partecipanti vivono un momento di gioco, di ricerca, profonda o superficiale, dove si sperimentano tecniche teatrali e di conoscenza di sé e dell’altro.

E’ un’occasione per creare un luogo simbolico in cui recuperare il senso della propria esperienza attraverso la scoperta di nuovi linguaggi e la relazione con l’altro.

Ci occuperemo di ciò che è l'elemento necessario al teatro e alla psicoterapia: l’essere umano considerato nella sua dimensione corporea, emotiva e relazionale.

Il laboratorio è aperto a tutti gli adulti di ogni sesso, razza ed estrazione sociale!

 

Le discipline che maggiormente influenzano questo metodo sono:

 

 Discipline teatrali: Teatro sociale, Teatro laboratorio di Jerzy Grotowski,Sistema Stanislavskij,Teatro dellOppresso.


Discipline psicoterapeutiche: Gestalt Therapy,Psicodramma Moreniano,Training Autogeno, Bioenergetica.

 

 

 

I CONDUTTORI

 

FRANCESCO RIDOLFI

Psicologo - Psicoterapeuta, esperto di teatro sociale, conduce laboratori teatrali e gruppi psicoterapici con bambini, adolescenti, adulti e in contesti di forte disagio (O.P.G.). Collabora con varie scuole nel ruolo di psicologo scolastico. Collabora con la Scuola di Teatro Sociale ISOLE COMPRESE di Firenze. Conduce gruppi di formazione con il metodo del Teatro dell'Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia e consulenza psicologica a Bibbiena (AR)e a Firenze.

BENEDETTA CIOTOLI

Psicologa e psicoterapeuta della Gestalt con una formazione in teatro sociale. Lavora in ambito sociale nel campo delle dipendenze da sostanze psicotrope, conduce laboratori teatrali con adolescenti e adulti in situazioni di disagio e sofferenza psicologica (O.P.G.). Conduce gruppi di formazione con il metodo del teatro dell’Oppresso. Ha uno studio di psicoterapia a Firenze.

 

ORARI:

 

VENERDI': 15 - 19

SABATO: 09.30 - 13.30   15 - 19

DOMENICA: 09.30 - 13.30    15 - 18

Decideremo in gruppo se lavorare anche il venerdì sera e il sabato sera.

 Lo stage si svolgerà a Bibbiena (AR).

Saremo isolati ed immersi nel verde in una casa colonica nella vallata del Casentino. Il pernottamento, non obbligatorio, sarà in camere multiple nella casa dove lavoreremo.

 

 

 

Si necessita di un numero minimo di 8 partecipanti.

Per iscrizioni ed info:

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Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.



339-46.72.820 RIDOLFI FRANCESCO

347-18.44.290 CIOTOLI BENEDETTA

SCARICA IL FILE PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI:   clicca QUI

 

 


GRAZIE PER INOLTRARE AI VOSTRI CONTATTI CHE RITENETE INTERESSATI.


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Progetto LOVE – Le Opposte Verità

 

Presentazione del percorso

“La mediazione del conflitto”

www.coopcat.it

“La mediazione del conflitto”, seconda linea del percorso formativo sul bullismo, destinato ad insegnanti, personale non docente, educatori, operatori sociali, prevede un laboratorio teatrale della durata di 30 ore.

 L’utilizzo del teatro come metodologia formativa risponde all’esigenza di lavorare attraverso l’esperienza su una tematica, il bullismo, che tocca in modo profondo i vissuti e le dinamiche relazionali delle persone coinvolte, non solo i ragazzi (protagonisti e vittime), ma anche coloro chi verso i ragazzi ha un ruolo educativo.

 

Il laboratorio propone uno spazio nel quale verranno esplorati i vissuti, le difficoltà e le possibili strategie utili nelle situazioni conflittuali, attraverso strumenti che appartengono in particolare al metodo del Teatro dell’Oppresso (TdO) ideato da Augusto Boal.

 Il lavoro di Boal nasce come forma di educazione popolare orientata allo smantellamento delle ingiustizie sociali nel Brasile degli anni Sessanta, tramite un uso sociale dell’arte per analizzare e trasformare la realtà.

 Negli anni successivi, e con l’incontro di Boal con le società occidentali, il TdO si ridefinisce nelle sue forme per affrontare nuove oppressioni e nuovi conflitti. L’obiettivo rimane quello di usare il linguaggio teatrale per sviluppare la capacità che ognuno possiede di conoscere il mondo reale e trasformarlo.

 Questa metodologia viene utilizzata da C.A.T. Cooperativa Sociale con gruppi di studenti delle Scuole Superiori dal 2006, con ottimi risultati, come strumento di rielaborazione di dinamiche conflittuali, problemi di integrazione, difficoltà di comunicazione intergenerazionale.

 La scelta di proporla come metodologia formativa agli adulti di riferimento viene dalle grandi potenzialità che ha dimostrato nell’abbattere i blocchi comunicativi, rimuovere i preconcetti, e lavorare in profondità su un problema confrontando le diverse prospettive dei partecipanti.
Il laboratorio punta a stimolare nei partecipanti lo sviluppo di competenze interpretative e comunicative, utili ad affrontare situazioni difficili sul piano relazionale, non attraverso la trasmissione di informazioni teoriche, ma attraverso lo scambio, la condivisione di esperienze e vissuti e la ricerca collettiva di soluzioni adeguate.

 Nel TdO è il gruppo che drammatizzando le situazioni e sperimentandole attivamente cerca in se stesso le risposte.
 

All’interno del laboratorio in particolare verranno utilizzati:

  • Tecniche di sensibilizzazione ed ascolto del proprio corpo per sciogliere le rigidità corporee e percettive.
  • Giochi e attività finalizzate ad approfondire la relazione, favorire la coesione del gruppo, l’ascolto di sé in rapporto all’altro, la fiducia e il rispetto del contesto.
  • La drammatizzazione di situazioni critiche per sviluppare capacità di analisi e visione prospettica di un problema.
  • Strumenti propri della metodologia teatrale indirizzati a promuovere la sperimentazione di altri linguaggi e possibilità comunicative verbali e non verbali.


 

CONDUTTORI:

Francesco Ridolfi e Benedetta Ciotoli: Psicologi-Psicoterapeuti, esperti in Teatro Sociale. Dal 2005 conducono laboratori con adolescenti e adulti in diversi contesti (scuola, comunità, Ospedale Psichiatrico di Montelupo Fiorentino).

 

 

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LABORATORIO SUL TEATRO DELL’ OPPRESSO

                  SCUOLA TEATRO SOCIALE

       TEATRO 334 VIA DI BROZZI 334 FIRENZE

                25-26-27  NOVEMBRE  2011

Il Teatro dell'oppresso è un metodo teatrale che comprende differenti tecniche create dal regista brasiliano Augusto Boal. Le accomuna l'obiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione.
Ispirato alle idee di Paulo Freire ed al suo conosciuto trattato, La Pedagogia degli Oppressi, Il Teatro dell'Oppresso nasce in Brasile a partire dagli anni '60 , in un clima di lotte operaie e contadine. In origine questo metodo era un mezzo per rendere coscienti le persone rispetto ai conflitti sociali. Nel suo passaggio in Europa il teatro dell'oppresso è stato utilizzato per lavorare sui conflitti personali.
Il teatro e la recitazione hanno qui il fine di rappresentare le oppressioni quotidiane con l'intento di trovare strategie per la trasformazione dei conflitti.
Uno dei motivi della popolarità del TdO è l'idea di attivare lo spettatore ponendolo al centro del lavoro teatrale, al fine di includere differenti rappresentazioni della realtà ed esplorarne possibili trasformazioni in forma creativa e socializzata.

Nello stage verranno affrontate principalmente due tecniche di presentazione al pubblico tipiche del TdO:

- Lo spettacolo-forum;

- Il teatro invisibile.

Particolare attenzione sarà data alla figura del Jolly ed alcuni dei partecipanti avranno la possibilità di sperimentarsi in questo ruolo durante dello stage, in un contesto protetto dove gli spett-attori saranno i colleghi di lavoro.
L'intento sarà quello di costruire due semplici e brevi forum da realizzare all'interno del gruppo di lavoro. Gli attori di uno, saranno gli spett-attori dell'altro.

Orari : venerdi 15-19 sab e dom 10-13/14-19

Sede: TEATRO 334 VIA DI BROZZI 334 BUS 35 da PIAZZA STAZIONE FIRENZE

COSTO:€ 90 + 10 tessera associativa da versare tramite vaglia postale Intestato a ASSOCIAZIONE TEATRO 334 via dell'Orto 17 50124 FIRENZE specificando la causale del versamento.
Oppure
BONIFICO BANCARIO ASS.TEATRO 334
UNICREDIT BANCA AG Firenze IT 98 I 03002 02807 000003661964
Verzaia
specificando causale del versamento.
Informazioni e prenotazioni: 055 229769 - 3388403546

 

 

Ridolfi Francesco 36 anni.

Si è formato, per ciò che riguarda il TdO, con Rui Frati e Michele Redaelli.

Impegnato nella ricerca e nella sperimentazione d'una possibile integrazione tra Teatro, Arte e Psicoterapia.

Psicologo e Psicoterapeuta, diplomato "ATTORE E OPERATORE DI TEATRO SOCIALE" presso la Scuola di Teatro Sociale Isole Comprese, nel 2007.

Conduttore di gruppi teatrali e psicoterapeutici oltre che di integrazione tra due mondi così simili e diversi allo stesso tempo.

All'attivo vari laboratori di teatro sociale tra cui quello all'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) di Montelupo Fiorentino. Nel mese di giugno 2011 il laboratorio ha portato, con la collaborazione di Isole Comprese Teatro, alla realizzazione di una performance dal titolo "MURI".

                                www.scuolateatrosociale.it